La struttura esterna del camper è chiamata scocca ed è una parte fondamentale del veicolo, indipendentemente dal modello. In questo articolo scopriamo quante tipologie di scocca per camper esistono e quali sono i vantaggi di ciascuna.
Iniziamo dicendo che il compito principale della scocca è quello di garantire l’abitabilità del camper, unendo caratteristiche estetiche e di coibentazione. La scocca protegge l’abitacolo e la cellula abitativa dalle sollecitazioni e le vibrazioni della strada, dagli sbalzi termici esterni e dagli agenti atmosferici, garantendo un giusto clima e comfort all’interno del mezzo, sia in estate che in inverno.
Scocca portante e monoscocca
La scocca del camper si può distinguere in
- scocca portante o autoportante;
- monoscocca.
La scocca portante o autoportante è una struttura senza intelaiatura interna e viene spesso utilizzata per i rivestimenti detti “a sandwich” composti da due pannelli (interno e esterno) in vetroresina o alluminio, che rivestono e proteggono uno strato centrale realizzato in resina o materiale isolante. La scocca a sandwich è indubbiamente la tipologia più diffusa poiché è versatile ed economica e permette di realizzare mezzi di forme e dimensioni diverse.
La monoscocca è composta da un unico elemento privo di giunzioni, nei camper viene realizzata in vetroresina, è molto robusta e altamente resistente agli urti, alle oscillazioni e le infiltrazioni.
La monoscocca è più complicata da riparare, rispetto alla scocca portante, ma offre numerosi vantaggi, oltre alla sua robustezza. Consente una coibentazione migliore, è più resistente all’usura, rende il camper meno pesante e il rischio di infiltrazioni molto basso. Inoltre, garantisce una minore svalutazione nel tempo, rispetto a camper puri, semintegrali e mansardati.